Una domenica d'agosto (intervento)
Era stata molto impegnativa quella notte
di una domenica di agosto
di alcuni anni fa. Ero veramente stanco ed aspettavo con impazienza, con
un occhio all' orologio, il mio collega che mi avrebbe dato il cambio. In
quel periodo lavoravo in un cantiere per le ricerche di idrocarburi situato
in mezzo alle risaie piemontesi, acqua putrida
infestata da eserciti di zanzare. Il sole era già alto e
preannunciava una giornata torrida, quando io mi accingevo
finalmente a tornare tra le mura domestiche e godermi il meritato
riposo. Duecento metri circa di strada sterrata dividevano il
cantiere dalla statale che mi avrebbe riportato a casa. Non avevo
percorso che pochi metri, quando mi parve di udire dei guaiti che
provenivano dalle secche sterpaglie lì intorno. Incuriosito fermai
l' auto e mi sporsi dal finestrino e con mia grande sorpresa vidi
venirmi incontro uno dopo l' altro sei batuffoletti col pelo nero:
erano cuccioli di cane che qualche cuore di pietra aveva pensato
bene di abbandonare prima di andarsene in vacanza. Scesi dall'auto e mi
riavviai verso il cantiere seguito in ordine sparso dal
plotoncino dei piccoli amici dell' uomo. Feci così il mio
trionfale ingresso tra gli sguardi stupefatti dei miei colleghi; portai
i
cuccioli dal capocantiere il quale provvide subito a far costruire
un recinto provvisorio e si diede da fare per rifocillarli. Quella
domenica in cantiere dominò il buonumore e l' allegria per quegli
ospiti inaspettati che furono da tutti adottati all' istante. Il
giorno dopo arrivarono quelli della protezione animali che erano
stati debitamente avvisati, li raccolsero amorevolmente e li
portarono via.
Osvaldo