ODI ALLA PAZZIA

 

SILENZI

Nascono silenzi
da ombre
di notti inquiete
e a giorno
frontiere di mattone
si ergono
su crinali di deserti.



NESSUNO PUO’ IMPRIGIONARE LA MENTE

Nessuno può imprigionare la mente,
lasciatela vagare tra le stelle.

Il mercante di anime pensa di avere le risposte
ma nessuno può conoscere il pensiero,
libero di errare tra i venti.

Hai incontrato foreste d’amianto
Vivai di atroci vendette .
Hai usato la scure di basalto e l’ascia d’argento
e ti ritrovasti nel deserto grigio
delle dune di cenere.

Hai barattato cristalli di neve con il mercante di anime,
mentre nei campi elisi giacevano raggi del sole.

La molla,
infinito elicoide,
tentativo di cerchio perfetto…
Sei, siamo.

Vano anelito,
anello di carne fallito all’ultimo secondo.
E continui a girare per cercare la fine dell’inizio o l’inizio della fine.
Arrivando sempre tardi, interminabile sequenza di illusioni.
E’ l’anello della perfezione, sogno di un mito.

Nessuno può imprigionare la mente,
lasciatela vagare tra le stelle.

Una sorgente pura
aspetta da qualche parte,
laverà le carni immonde
e purificherà lo spirito.

Ogni ombra sarà fugata dal dolore,
ogni anfratto sarà illuminato a giorno,
ogni forma acquisterà sostanza.
Nell’imo troverai il tuo io, rinato.

Comprenderai quanto giusto sia stato il cammino
e forse spiccherai il salto.
La mente si unirà al corpo
e potrai ancora donare.

Finalmente i cristalli di neve
cavalcheranno ancora i raggi di sole.





ALDILA’ DEL MURO


Alto, bianco,
fermo ed imponente.
Circonda la città
e punisce chi tenta di scalarlo.
E` liscio, scaltro e non conosce la pietà.

E` lì da sempre, è l’Insegnante.

Redige le regole, le regole del Muro bianco.

Viviamo all’interno di questo muro,
ci dicono che è giusto così, è sano!
E` regolare!.
Ma cosa è sano e giusto,
davvero non lo so.

So che non è bello vivere nel Muro,
accettare solo ciò che secondo lui è giusto.
Però forse sarebbe meglio assecondarlo,
seguire le regole,
gridare solo quando ti fa gridare,
gioire solo quando ti fa gioire,
piangere solo quando…

E’ comodo sottostare e lasciare che il Muro circondi la tua vita.

Passano i giorni, gli anni
e ti chiedi cosa ci sarà oltre il muro.

I sogni aiutano ad immaginarlo
Forse ognuno si disegna il suo "Aldilà del Muro".

Ma il Muro non è invalicabile.

Mattoni piccoli,
grandi, di forme diverse.
E` il Muro delle forme geometriche indistinte.
Si muovono, si confondono, sono estroverse.
Colorano il cielo di strane tinte.
Il Muro bianco,
astrusa somma di colori,
schiaccia l’anima, ne toglie gli onori.

Sento forte un pericoloso desiderio,
prendo un maglio e scateno un putiferio….

Aprii una breccia nel muro,
vidi una distesa infinita,
un prato verde e per cielo il mare.
Vidi tutto trasparire di una bellezza
che toglie il fiato.
Colori mai visti che non hanno nome
impossibili forme di vita, magnifiche:
pesci con le mani
che giocano con uccelli senza becco,
strani quadrupedi
che usano zampe piumate
per nuotare nel cielo.

Comprendo,
assenza di regole,
sensazione di gioia assoluta,
infinita festa di emozioni.

Che succederà ora? Pensai.
Ho visto aldilà del muro,
sarò punito perché ho osato.

Ma la breccia è invisibile

La breccia è solo mia, posso gestirla.

Mi avviai furtivo all’interno,
scoprii un cerbiatto spaurito,
solo, ma dallo sguardo sicuro,
forse troppo duro,
quella durezza imposta dal destino.
ma allo stesso tempo abitato da una luce dolce e incredibilmente profonda.

Lo seguii, dapprima incerto,
trepidante poi sempre più sicuro.

Il cerbiatto soffriva,
aveva una spina conficcata in un zoccolo.
Mi chinai per guarirlo e tentai di estrarla piano, dolcemente.
Ma non ce la feci, allora usai più forza.

Il cerbiatto mi guardò,
i suoi occhi dissero tutto,
il suo musetto sorrise,
di un sorriso senza confini né età.
Mi raccontò che la spina è parte di sé,
non era possibile estrarla.

Dalle sue labbra uscì una musica celestiale,
impossibile non ascoltarla,
non farsi rapire.

Mi raccontò cosa c’è oltre il Muro.

Era solo un cerbiatto,
ma cercò di insegnarmi
a mantenere salda ed intatta la breccia,
e fare in modo che viva come un paradosso
all’interno delle regole del Muro.

In cambio non chiese nulla di più di un sorriso.

I sogni (e la pazzia) ci aiutano a trovare quella breccia che ognuno di noi merita,
per sopportare quel fardello che inizia al momento della nascita
e continua fino a dove non ci dato di sapere:
cioè la vita.
Uno dei modi migliori per far si che il sogno diventi realtà è donare agl’altri il sorriso.



Ary