GIOIE DA RISCOPRIRE

 

 

“La luce lascerà il posto al buio,

un giorno il gelo smetterà i panni del padrone.”

 

Cielo birichino oggi: le nubi giocano a nascondino con il sole e a prendersi fra loro. E quando si toccano piove e nevica.

Scrivo di un pensiero lontano che vaga nel paese dei sogni e si sofferma a riflettere sul mio io.

Un pensiero fatto di realtà, gioie, preoccupazioni, lieto e sereno, come quel cielo dietro le nubi.

 

Ma le parole ora mi escono ancora dalle unghie e si disegnano da sole sulla tastiera, complice la musica che riempie la stanza.

Sento questa voglia di lasciar le dita volteggiare tra consonanti e  vocali, forse scrivendo senza dire niente e cospargendo questo foglio elettronico di parole inutili.

 

Le immagini si sovrappongono, paesaggi infiniti, mari lunari, stelle mai nate.

 

Una scia bianca, che ricciola nello spazio vuoto.

Vuoto e solo. Un piccolo punto, infinita energia racchiusa in un istante.

 

Apro la finestra, la luce mi colpisce e chiudo gli occhi per non rimanerne offeso.  Il calore del sole non mente.

 

Quando sorrisi e parole non bastono, a placare l’anima, apro la finestra del balcone.

Davanti case con gli "scuri" abbassati.

Storie di vita di un paese antico, dove la miseria spesso è accompagnata dal dolore.

“Ecco”, mi dico, “vedi quanto sale amaro condisce la gente”,  persone con la luce degli occhi che non brilla più; casi umani, casi di tutti i giorni.

Allora torno dentro, guardo cosa ho e dico grazie.

Nessuno può fare o dire qualcosa di utile, a volte il silenzio è la miglior prova d’amore.

 

In un mondo dove di concreto c’è solo l’effimero, anche i nomi hanno un significato vago.

Il suono delle parole viene disperso dal vento e credere di essere vicini a qualcuno è come aprire una voragine nel nulla.

 Come può farsi avvicinare la profondità del mare, il vento del ciclone, il fuoco del vulcano, il nero della notte, il sapore amaro dell’illusione di essere tale?

 

Le parole sono suoni che prendono forma, pensieri che anelano di esser veri, sogni che si macchiano di presunzione e si svuotano del loro vuoto.

Dove la terra si scontra con il sole i sogni si nutrono pian piano.

 

Un sospiro che va e viene come la tenue fiammella d’una candela, una fiammella che arde viva perché è fuoco puro.

 

Ora lasciate che il sonno di questa sera accompagni qualche per ora la ragione e domani il nuovo giorno sarà portatore di gioie da riscoprire.

 

 

Ary