"Essere" e non "sembrare"

 

 

Ali di gabbiano che trasportano la libertà:

essere e non sembrare,

sembrare un sogno per essere,

vivere.

 

La vita dell’uomo è fatta di umanità. Ma l’umanità a volte si perde. Ah, quante volte il passato ritorna! Eppur è passato e in quanto tale non esiste più, come non esiste il presente, esiste solo il futuro perché deve ancora venire e appena giunge diventa un presente che non dura il tempo necessario per esistere, è già passato.

Appunto perché ancora "non é", esso é l’unica cosa per la quale vale la pena battersi.

Come fare a vincere sul fato avverso? Dimenticandosi il passato.

Certo, ma non é facile forse neanche possibile e neanche giusto. Allora ecco di nuovo il concetto del "superamento"  che si applica anche in questo caso.

Prendete la vostra mano. Osservate il palmo, il dorso e le dita; nella mano c’è tutta la vita. Si, ecco perché abbiamo la nostra vita in mano.

Spesso tutti i problemi si fondono: quelli reali, quelli virtuali che diventano reali, quelli onirici che devono rimanere tali, quelli che si trasformano in una realtà di sogno, ecc., ma il futuro è nelle nostre mani, non in quelle degl’altri.

Abbiamo i nostri stereotipi preconcettuali e di norma sbagliamo se pensiamo di usarli per capire.

Non riusciamo a comprendere il pensiero di chi ci tende una mano tutti i giorni, come possiamo afferrare la pur più piccola briciola di chi la maggior parte delle volte neanche abbiamo mai visto.

 

Presupposti sbagliati.

Ma mai rinunciare a renderli giusti, veri, amichevoli e scherzosi.

 

Trasportare lo stato d’animo su queste pagine, ah! Come siamo tutti bravi a farlo!

Ma poi ci viene in contro il destino che non guarda in faccia nessuno e ci sputa addosso la nostra colpa.

Ma si! E dunque? Guai se non facessimo così, guai se non fossimo noi stessi.

Guardiamo in faccia il fato e continuiamo a scrivere.

Non mi curo di chi potrebbe guardare, sorridere o giudicare perché l’unica persona di cui dovremmo tenere conto è solo quella che ci ama (noi stessi in primis) e che amiamo.

 

Ah, come è sottile, alle volte, il distinguo tra amicizia e amore, se si ama l’amicizia si è amici dell’amore e se l’amore s’innamora di noi ecco che tutti i colori diventano belli, ecco che riusciamo a vedere la luce anche nel buio, ecco che la primavera sboccia con tutta la sua forza anche nel gelo dell’inverno.

Non perdiamo quello che è un diritto: vivere, esprimere, amare nonostante le atrocità che ci circondano, solo così potremmo "essere" e non "sembrare"

 

 

> Allora ecco di nuovo il concetto del "superamento" che si applica
> anche in questo caso.

Do una sorta di spiegazione (mia) su questa frase.

Superamento

Per comprendere tutte le cose del megaverso occorre "superarle".
Superare il passato è forse riuscire a sublimarlo, accettare che sia passato e vivere nel futuro (ché il presente non esiste).
Cosa possiamo fare se non superare l'uomo? Come afferma Nietzche: occorre superare se stessi.
Credo esista una filosofia secondo la quale l'uomo è il catalizzatore dell'universo.
Ma un'ombra, non potrà mai superare la sua luce!
Anche per riuscire a nutrirsi dell'energia dei sogni occorre superarli e non fermarsi semplicemente a desiderare che si realizzino; occorre usarli e perforarli traendo da loro la forza.

Ora consideriamo ad esempio che il presente sia una malattia, ma siccome è presente essa diverrà passato "superato" dal futuro, appena il malato deciderà dentro di sé di farlo, il resto è solo un cammino.
E così come per tutte le cose… pantarei.
Non dimentichiamo che le medicine sono solo dei veicoli e che il pensiero positivo è la benzina che li fa muovere e funzionare.


Ary