Due parole sull’amore.
 
 

L’amore, qualsiasi definizione è giusta.

Ma cos’è per me? So per certo che è una cosa che mi stanca. Nel senso che mi toglie energia.

Non parlo necessariamente dell’amore tra donna e uomo o viceversa, parlo dell’amore universale.

Universale già, che parola presuntuosa!

Io amo. Amo tutto quello che mi circonda, ma questo amore mi fa soffrire. "Troppo buono..." Mi dicono, altri aggiungono che odiano il "buonismo".

Attenzione, odiare è amare. Paradosso? Certo. Ama il tuo nemico se vuoi sconfiggerlo.

Ora, quando amo, do tutto ciò che riesco, per questo la sera sono stravolto. Però riesco a ricaricarmi: ascoltando una canzone, guardando il cielo, osservando una foglia., spiando un sasso. Sì, un sasso. Guardo tutte le striature che colorano la pietra ed assorbo amore anche da lì. Assorbo amore e contemporaneamente dolore, perché anche i sassi urlano. 

E’ il gatto si mangia la coda.

E quando un nuovo attacco mi arriva alle spalle, mi coglie come sempre impreparato e mi distrugge. Ogni volta è sempre più difficile rialzarsi, ma ce la faccio. Basta una parola di un amico, lo sguardo innocente di una bimba ed eccomi di nuovo in piedi a combattere.

L’amore mi entra dentro e lo sento invadere le mie carni come un una lama dolce e rovente.

Quando amo io possiedo.

Quando faccio l’amore con la mia compagna lo faccio... Con amore, certo, ma anche con forza, con ardore, con impeto irrefrenabile e con dolcezza ineluttabile.

Uso gli stessi sentimenti anche quando faccio una cosa che amo, quando sono insieme a persone che ritengo Amici, quando lavoro, quando gioco. E così mi trovo alle volte indifeso di fronte all’ipocrisia, alla falsità dei sentimenti. E sbaglio. Alle volte esagero, me ne accorgo, uso un atteggiamento duro e magari qualcuno che non c’entra ne fa le spese. Poi di solito chiedo scusa , ma alle volte l’amore non viene più creduto. Sto cercando di risolvere anche questo problema.

Ama il tuo nemico se vuoi sconfiggerlo! Ogni tanto il mio peggior nemico sono io stesso. Chi vuole starmi vicino si ripari perché rischia di essere posseduto dal mio amore... Che amore non è, come non é? Ho coniato un nuovo termine per definirlo. Non è granché ma non trovo di meglio: aMoRiZiA.

Infatti come dico spesso, non c’è amore, non c’è amicizia, c’è solo amorizia! Un sentimento che supera se stesso, che possiede chi lo prova e possiede chi ne è la vittima. Sì, può essere troppo, ma è quello che io sento. E tutte le reazioni che mi pervadono derivano da questo. Ancora, queste reazioni sono umane, quindi piene di difetti, ma sono vere perché guidate solo dall’istinto.

Vorrei essere una goccia di mare in mezzo all’oceano, invece sono, come tutti, una bolla di sapone.

Le bolle di sapone sono come gli uomini. La durata della vita / bolla è relativa, il tempo è relativo, quindi pochi secondi o decine di anni è lo stesso. Cosa c’è dentro una bolla? C’è un universo, sia chimico che fisico, proprio come in noi. Occupiamo il nostro spazio per un tempo così breve di fronte all’infinito che è come per una bolla di sapone. Viaggiamo spinti dal vento creato dall’ambiente in cui ci troviamo proprio come fa una bolla, alla fine scompariamo proprio come una bolla. Ed allora? Cosa, invece ci distingue dall’essere solo una bolla che sparisce senza lasciare traccia? Ci distingue l’unica cosa degna di essere citata, l’unica cosa certa che contribuirà a lasciare traccia del nostro passato: la capacità di amare, per questo io amo.
 

Ary