8 marzo - Dove Onore Non Necessita Elogi

Vorrei ricordare perché sia stato scelto l’8 marzo quale giornata per la "Festa della donna". Oggi il consumismo ha strumentalizzato, come al solito, anche questa festa. Nel 1929, negli Stati Uniti, in una fabbrica tessile ad alta concentrazione di lavoratrici, ci fu un grande incendio che si propagò per la mancanza di sistemi di sicurezza e per le pessime condizioni in cui erano costretti a lavorare i dipendenti. Il disastro causò la morte di buona parte dei lavoratori; una percentuale altissima era composta di donne d’età compresa fra i 18 e i 25 anni. Queste donne morirono soffocate prima di riuscire a raggiungere l’uscita, che era stata sbarrata dal di fuori in modo che il personale non potesse uscire durante l’orario di lavoro. Negli anni successivi l’8 marzo divenne la giornata del ricordo; negli USA si commemoravano le vittime della tragedia e fu naturale scegliere quella data per fissare una giornata di riflessione, di bilancio e di programmazione in quella giornata densa di significato.

Questa è la storia di seguito il mio personale omaggio.

 

D.O.N.N.E.

 

Dove Onore Non Necessita Elogi

 

 

 

L'uomo ha paura della donna, perché sostanzialmente ne è invidioso. 

L'uomo è cosciente che la donna può godere della più grande felicità che esista: 

quella di dare alla luce una creatura. 

L'uomo, sebbene in modo importante può solo contribuire. 

 

Ed allora ha fatto di tutto nella storia per superare la donna su tutti i fronti. 

E non c'è riuscito. 

 

Molti luoghi comuni attribuiscono alla donna i più alti meriti, non ultimo il detto
"dietro ad ogni grande uomo c'è una grande donna". 

 

Mi illudo di eliminare tutte le differenze, appianare i contrasti e le invidie, 

ma sono troppo innamorato della "donna" per riuscirci. 

 

Mi farebbe piacere vedere più donne ai posti di comando, sono sicuro che
la società ne trarrebbe beneficio.

Insomma forse sono fra coloro che mettono la donna su un piedistallo.

Anche questo è sbagliato.


Occorrerebbe "vedere" la persona non il sesso.

Occorrerebbe che, finalmente i mass media ci mostrassero di più il lato interiore,
piuttosto che quello esteriore.

Ma si sa, siamo vittime del consumismo la cui pubblicità fa leva sugli aspetti

che più colpiscono nell'immediato, ed ecco che vediamo auto reclamizzate con belle donne

(recentemente anche uomini fisicamente belli, ma è più raro).

 

La donna, l'uomo... Vorrei riuscire a comprendere quanto "uomo" ci sia in una donna

e quanta "donna" ci sia in un uomo.

 

Forse, nel futuro, ci sarà solo una persona: l'individuo.

Però, a pensarci bene, che gusto ci sarebbe?

 

Per concludere questi miei sinceri pensieri vorrei auspicare l'unica cosa che secondo me

andrebbe veramente osservata: il rispetto per la persona di qualunque sesso sia, età, religione o razza, pur mantenendo quello spirito ironico che spesso aiuta a sdrammatizzare

molte situazioni.


Perché solo così si potrebbe ancora scrivere:

 

"Dove Onore Non Necessita Elogi".


 

Ary