"Sempre tua, teneramente"


Per anni, tanti anni sei rimasta nascosta allo sguardo della gente.
In quell’inquieto tuo stare mentre ai bombardamenti sfuggivi.

Eri piccola, capelli neri a ventidue anni già vissuti amaramente, ultima di sette fratelli, che uno ad uno se ne andarono.
 
Con sguardo dolce e sognante, pensavi a lui senza sapere che non sarebbe più tornato.

Scrivesti quella frase dietro, una frase che anni dopo tentasti di cancellare, con il cuore illuso di aver dimenticato, con il cuore pronto a dare a tutti.
Come sempre.

Sapevo di lui, me lo avevi detto quel giorno che ti portai lontano, quando insieme cercavamo un po’ di pace.
Io troppo bambino, tu troppo distrutta dentro, per l’ennesima volta.

Stava per essere messo in vendita, quel libro di Matilde Serao e per errore perdersi per sempre su un’anonima bancarella di sogni usati. Ma prima di lasciarlo lo sfogliai. Le sue vecchie pagine ingiallite liberarono un piccolo tesoro che riempì i miei occhi di ricordi e di immagini.
E quella fotografia antica, come in un film al rallenty, svolazzò leggera e con grazia si pose ai miei increduli piedi.
La raccolsi e mi persi in quello sguardo. Senza accorgermi la girai:

"Sempre tua, teneramente"

In quel mentre mamma tornasti a vivere ancora, con i tuoi sogni di ragazza dolce ed ingenua, con la tua voglia di vivere ed amare, tornasti a vivere per sempre insieme al tuo primo amore.



 
 " Sempre tua, teneramente
                       
Maria”