Una storia da poco

Alle volte si dice: “sono entrato da poco…., “ sono qui da poco tempo“… Da un quarto d'ora circa sono dentro…
E da un quarto d’ora “poco”, resta lì senza reclamare? Mi domando… “poco” non dice nulla?
Pensate che alle volte si arrabbia un casino quando dico:- c'è poco da fare!
E “lui”:- a me non fai un bel nulla, capitooooo?????
Oppure diventa rosso quando dico: - ci vuole così poco....-
… E ringrazia.

“Poco” è molto ospitale, all'inizio accoglie tutti, ma poi passano tutti da… “molto”, allora “lui” rimane solo.
Un “poco” solo….

Ed è triste sapete?

Poi però arriva qualcuno che dopo un po' dice: “sto dentro da poco, ma mi trovo già bene“ e così “poco” torna ad essere contento… Sempre se gli va.

Nessuno sa che “molto” è il fratello maggiore di “poco” e daltronde nessuno sa che poco è il più intelligente.
Perchè è il più intelligente? Semplice, non si dice sempre: ci vuole poco a capirlo?
Perchè solo “lui” può capire certe cose.

Sapete perchè poco è il più conosciuto?

Perchè in fondo ci vuole “poco” per ricordare, “poco” per sorridere e “poco” per amare.


Fine di una storia da poco