IL
CACCIATORE DI SOGNI
Si descrive come ansia di una teoria
il sapore dell’affanno
prima dell’adunanza.
Sarà volo di pernice
distinguere
delle parole il vero.
E se ancora franare
non è destino
abbracceremo nuove aurore.
Tu cacciatore di sogni ucciderai
il volo della pernice?
Capitolo 1
Era l’alba di un mattino simile a molti
altri, dove le ore a venire erano come l’albume dell’uovo e come sempre lui,
il tuorlo, si sentiva rinchiuso dal guscio. Aprì gli scuri sul mondo esterno e
la luce investì il suo sguardo.
Nel cielo vedeva voli di aironi cenerini, farfalle bianche, corvi neri,
rondini e pipistrelli.
Era cieco, ma vedeva. Percepiva l’acro sapore del giorno che gli veniva
incontro come un ritornello sgraziato e stonato, ma a stento riempito di note
cristalline. I rumori erano disegni che coloravano la mente e mai come allora
vide netto il da farsi.
Una nuova adunanza,
così la chiamava, stava per compiersi e lui doveva prepararsi per la sua
missione.
Aprì l’armadio antico e prese lo sterminatore.
Uscì all’aperto
guidato dal suo istinto, senza vedere. Per forza doveva esser cieco, non poteva
guardare negl’occhi la gente, non sarebbe riuscito a fare quel che doveva
fare…
Capitolo 2
Lo sterminatore era ancora caldo, quando
aprì l’uscio di casa. Una casa, che poi, era composta solo da una stanza
vuota.
Il cacciatore cieco si lasciò cadere esausto su quello che doveva essere un
letto. Ancora una volta aveva ottemperato allo scopo per il quale era stato
creato. Ancora una volta un sogno era stato annientato.
Nel
crogiolo del tempo mieto spighe di grano
raccogliendo polvere da petali di cristallo
Quiete serena domina,
su spiagge di rena,
soddisfatti spruzzi di mare;
all’orizzonte, nuvole
voltandosi ancora scompaiono;
ultimo cenno, ultimo sole.
“Occhi bianchi che ciechi non sono,
ma pieni di quei colori rubati alla vita.”
Il cacciatore sapeva che nella sua dimensione viveva con uno scopo ben
preciso, anche se non sapeva esattamente quale.
”Perché creare il dolore?”
”E per chi lavoro?”
Al termine di ogni incarico se lo chiedeva.
Ma non trovava risposte certe. Sapeva di essere sempre esistito, prima
della nascita di ogni cosa lui già c’era. Forse era un’entità di energia
pura senza altro fine che la continuazione dell’infinito.
Finché non giunse l’uomo. Da allora il suo scopo cambiò, percepì che
l’esistenza dell’intero megaverso dipendesse da lui. Doveva fare in modo che
ogni cosa si bilanciasse, doveva controllare la più grande forma di energia
esistente, la più pericolosa. Sapeva che doveva farlo...
Capitolo
3
Ma ieri fu diverso, per la prima volta
il cacciatore si sentì fiero di quello che aveva fatto. Lanciò uno sguardo
furbo allo sterminatore modificato che giaceva ai piedi del letto. Prima di
eseguire il compito, in un attimo istintivo, il cacciatore aveva visto la verità.
Ed invece di porre fine a quel sogno fece in modo di renderlo vivo e vero per
sempre. Anche se diverso. Non si chiese se fosse giusto o sbagliato e nemmeno se
rischiava una punizione, anzi era convinto che nessuno se ne sarebbe mai
accorto.
Inventò un pensiero per quello che aveva creato, forse strano
ma che poteva essere la soluzione, almeno in questa occasione.
Cullandosi s’addormentò senza sapere che da oggi non sarebbe più stato lo
stesso.
L’amore,
cos’è
è una cosa che stanca
Nel senso che toglie energia.
Amore
universale
Universale,
che parola presuntuosa.
Ama il tuo nemico se vuoi sconfiggerlo
Ama te stesso se vuoi amare.
Amore...
Quando
entra dentro invade le carni
come una lama dolce e rovente
e
possiede
con
forza, ardore, impeto irrefrenabile
e dolcezza ineluttabile.
Preda ambita.
Le
bolle di sapone sono come gli uomini, La durata della vita bolla è
relativa al tempo. Pochi secondi o migliaia di millenni, è lo stesso.
Dentro una bolla c’è un universo in uno spazio infinitamente breve di
fronte all’infinito.
Gli uomini
come bolle di sapone spinte dal vento, alla fine scompaiono.
Ed allora
perché privarli dei sogni?
In
fondo, pensò il Cacciatore, cos'è un uomo senza sogni?
Chiuse
gli occhi quando nella sua mente si formò la risposta che aveva adottato:
"Quando
l'amore è sofferenza la miglior cura è l'amicizia"
e non bisogna distruggere i sogni perché…
"Un uomo senza sogni è come un fiore senza petali"
Ary