L'ultimo pensiero di Cristo
Ogni volta la stessa storia.
Tutto
tace, sul mio calvario
tutto è silenzio, intorno
nessuno alza gli occhi
su quest'erta di sassi.
odo lontano un mormorio di folla
che accompagna i minuti d’attesa.
Osservo con occhi ed anima tesa...
l'atmosfera immobile.
Altre persone con me:
anche loro con lo sguardo basso,
cercano di distrarsi e di non pensare
alle catene e al legno
carnefice.
Rivedo i miei cari:
Maria, Madre infinita,
occhi tristi senza sorriso.
Giuseppe Padre terreno,
il sudore della fronte.
E sono giunto in cima alla
fine del mio cammino.
Arriva il mio turno, mi chiamano...
Mi ingiuriano...
"Una lancia trafiggerà il mio costato".
Con un fremito di paura accetto il mio destino
Chissà perché ovunque mi recavo,
trovavo sempre le parole,
ora qui in questo luogo,
non mi rimane che l'ultimo
pensiero
so che una croce s'ergerà
un prete ipocrita accennerà l’ultimo mio
Padre Nostro mentre io continuerò a chiedermi:
"Quante volte dovrò ancora morire?"
Ary