Sei già notte
Mattino:
fuggita come folgore nel cielo
meteora antica lasci la tua scia nell’infinito.
Leggiadra creatura che mai suol fermarsi,
sempre impegnata tocca e fugge nel vento,
cosparsa di folli emozioni.
Ciao amica mia torna ancora domani.
Meriggio:
penso al divenir del tempo che resta,
aspetto con indomito coraggio la tua venuta.
Sarai salvatrice del male e giudice,
sarai dolce e terribile incantatrice.
Sera:
il preludio è giunto, il vate osserva:
si preannuncia bella la sue coltre divina.
Apre il sipario al delirio dei colori
Ed invita noi folli al gioco dei sapori.
Notte:
Regina, sei la vita e sei già notte.
Ary