Ricordi, dopo una cena in quel di Milano...

Nell'aria ancora l'odore della cenere,
osservavo il lento scorrere nero dal ponte e
la lama solcava le profondita` della mente.
Un mulinello allungava la sua mano
ma invano,
non potevo seguire quello strano invito.
E la lama incideva la sua inesorabile scritta di fuoco,
voci e volti intorno disegnavano la citta` di notte,
nel locale le note musicali, perse nel fumo,
accompagnavano risa e pietanze.
All'improvviso nell'aria fresca udii un bisbiglio,
era l'immagine di un sogno che si allontanava
sui binari del passato.
Nell'aria ora solo l'odore delle stelle,
come un coro di voci bianche
diretto dalla luna piena.
Il lento scorrere del naviglio trasporto` via
i miei pensieri il cui ricordo ora e` solo arte.
La strada davanti ai mei occhi e` un manto scuro,
i fari delle auto lucciole indistinte,
ai lati i campi verdi che saranno grano.
Vai auto, conosci la strada, sai dove si trova
quel solitario giaciglio, caldo e rassicurante
pieno di quei sogni che solo la lama
e` capace di tagliare.



Ary