Quando
mi sento perso
Corro da te
E mi
disseto del tuo semplice sentire
Quando mi sento smarrito
entro nella tua stanza
e ti guardo
rimango immobile a fissarti
aspettando
un tuo cenno
Come d'incanto spalanchi le tue braccia
avvolgi il
mio essere rapendomi
Come sei unico nel comprendermi ascoltarmi
e a
sapere cosa esce dalle mie dita
E ti lasci prendere come se fosse la prima e l'ultima volta insieme
e ti lasci
usare fino allo sfinimento, il mio.
E le pareti vibrano, i vetri tremano, i cristalli tintinnano.
E quando alla fine esausto chiudo lo sportello
mi sento fradicio
di lacrime e rinato.
Ary
(dedicato ancora una volta al mio pianoforte)