ODORE DI MUSCHIO

 

Odore di muschio che penetra nelle narici,

odore intenso, che viene da dentro.

Nell'aria note che disegnano cori di mille voci, 

illusioni che vengono,

che vanno,

che non si fermano mai.

Miriadi di oggetti enormi sfrecciano con i loro macigni

e vagano senza meta per le strade.

Ed ancora quella luce intensa mi sveglia di soprassalto:

mi vedo seduto che scrivo,

mentre il freddo riavvolge la sua spira.

Sento che qualcosa insidia la mia anima,

ma ora lo assaporo e lo capisco,

ora lo prendo per il bavero

e lo guardo negl'occhi.

Una vocina discreta fece suonare le campane a festa

e due ali di rondine solcarono di nuovo quell'inconscio cielo.

L’ignoto, un giocattolo nelle mani dell’universo,

una sorta di impossibile realtà onirica,

talmente impossibile da essere  nemmeno sogno.

Ecco come la vita ti grida in faccia ciò che sei,

scuro come una pietra lavica,

tagliente come una roncola ben affilata.

Dolce come zolletta in una tazzina di caffè.

E ti accorgi di essere latore di pensieri lontani,

irraggiungibili,

celati da distanze lontane.

E l'aria intorno diventa sempre più irrespirabile,

mentre i demoni si divertono.

E ti accorgi di essere solo un granello di sabbia,

in odore di muschio,

illuso di essere diamante.

 

Ary