Nettare di gioia versato nel tuo otre

 

Tagli di lamiera sulle dita, ferite superficiali,

rughe nascoste dal tempo, ferite profonde.
E invano ti accorgi che del gemere non si è mai sazi,
chè del sole si fa beffe e dell’ombra s’inganna il pensiero.

Ascolta un paio d’inutili parole:

non nutrire il tuo male. 

Se nel cieco tuo stare,

non ti avvedi di quanto amore intorno hai nel cielo,

fermati un istante a pensare.

Cose semplici, cose troppo spesso dimenticate:
poetici "augelli" che volano, delicati fiori che riposano,

i sorrisi dei bimbi e le canzoni,

il crepitio del sole al tramonto sul mare.

Allarga le braccia al suo riflesso che non ha oggi
e non ha ieri, ma solo un domani,

ché così è, e sarà per sempre,
un nettare di gioia versato nel tuo otre.



Ary



Dedica

Vorrei dedicare queste parole alle persone che in questo momento attraversano un problema.


So che le parole spesso non servono, so che a chi sta male, appaiono banali e semplicistiche.

Conosco quanto sia difficile percepire la realtà e vivere in certi momenti 

e scrivere qualcosa di sensato potrebbe rimanere solo un futile tentativo.

I dolori che stanno "fuori" e i dolori che portiamo dentro accompagnano 

ogni passo della nostra vita.

A volte non ci fanno più vedere o sentire "altro". 

Questo dolore ci rinchiude dentro un bozzolo che a stento riusciamo a schiudere. 

E’ quel bozzolo che sentiamo come una prigione dalla quale crediamo di non poter fuggire.

Ma abbiamo solo questa di vita, per lunga o breve che sia 

e "quell’altro" che non riusciamo più a vedere 

è sempre pronto a regalarci ancora una speranza e un sorriso, come un...

"Nettare di gioia versato nel tuo otre"

Ary