Il mio tempo è finito

Mentre corolle di voci scherzano con l'eco,
sorgenti di vita ormai appassite, cornici d'avorio e quadri d'argento formano cristalli di cera su nuvole d'amianto.

Navi da guerra vestite a fiori lanciano sfere d'acciaio colorate di dolore contro caramelle fatali su gemme di pino
come castighi burlati preparati
da streghe maldestre.
Come fette di neve che ricoprono
orchidee ingiallite,

e tuorli d'uovo mischiati a grafite,
si apre il tramonto
una finestra imburrata striata di rosso.
E mi accorgo che la vita è piena di
testimoni oculari ciechi,
di muti che gridano,
di
sordi che ascoltano.
E non sanno che generose gocce di miele
cercano golosi, e non sanno che
le dolci serenate delle aureole di gelso
non arrestano i mostri di carta dentro le menti scarlatte.
E vedo, vedo segnali di fumo
lanciati da cantanti persi nel cobalto viola
come elefanti in miniatura che
spostano fili d'erba.
E mentre lo sguardo si ferma fugace
sui colori smarriti, mi arrendo
come il ghiacciaio che scivola su un
deserto infuocato.

 
Ary