Il glicine rosa

 

 

Il glicine rosa dell'aurora si stendeva come un lenzuolo
sul suolo d'avorio scarlatto


Il sole pallido osava disegnare bianche orchidee
su sorridenti marmi da giardino.


Ti osservavo, di nascosto
senza sapere chi eri.


Vestita di scuro
sulla piazza gremita di gente
Non alzavi lo sguardo,
non chiedevi perché al sapore pungente
di una scia di fragole amare
lasciavi il posto al mare inquieto.


Ma l'azzurro candido dipingeva l'aria
che il buio è solo il riposo della luce.


Un giorno, ne sono certo,
si udirà un canto discreto
morire e rinascere al suo destino
di glicine rosa.