Figlio di un preservativo rotto

 

 

 

 

 

Figlio di un preservativo rotto
in antichi alvei vaga
rosicchiando
carogne e affetto.

E la questua sottile
mendica
un fil di voce improvviso

"oh, dimmi"
"Nulla... Volevo solo sentire il sono della tua voce prima di
dormire"

Ma non si regalano briciole di sogni
a chi non doveva esserci.

A chi il suo posto ha rubato
e vive senza arte né parte

avvolto in un pastrano di melma
che ad ogni sputo di gente
si fa cemento.

Se nel sacro mistero alberghi
la ragione non basta.

Quel figlio di un errore
da un errore nato si scarnerà le unghie
a forza di graffiare il volto di Dio.

 




Ary