Sulle
bianche scogliere di Dover
Era un giorno come tanti,
dove il sole spirava i suoi raggi
creando luce e ombre sulle scogliere di Dover.
Osservavo
il lento incresparsi delle onde
infrangersi sulla battigia di sassi,
mentre a metà strada tra vita e morte
impassibili gabbiani dimoravano i loro nidi.
E non mi accorgevo della salsedine che mi corrodeva la pelle
infilandosi nelle rughe come resina di pino.
Assaporavo il vento a bocca aperta
su quel bianco dirupo a strapiombo sul mare.
Enorme il richiamo sul mio istinto bloccato,
ammaliato come in un sogno
il cui Icaro destino è stato preannunciato.
Ci sarebbe voluto davvero poco a farla finita,
solo un lasciarsi andare ad occhi chiusi in un volo di farfalla cieca.
Ma il sole bruciava,
il vento spirava
ed il mio cuore ancora batteva.
Ary