basta un gesto e sei il padrone assoluto.
Ti senti dio, sei dio.
Ti accorgi che sei entrato nella dimensione dell'impossibile,
dove il possibile è l'inizio e l'infinito è solo la prima tappa.
Ricordi che disponi di un ingrandimento infinito,
e vai oltre.
I colori si fondono nel bianco,
un bianco completo,
assoluto,
pieno di suoni e sapori.
Senti quel tutto che si avvicina al niente
e ti chiedi se puoi andare ancora oltre.
Ti fermi e osservi,
vedi un uomo che davanti all'inevitabile indugia,
Un uomo che credeva di avere la conoscenza,
che credeva di saper rinunciare,
di essere vivo,
di poter volare, ridere
e poi ancora mille volte morire.
A terra una siringa con l'ago spezzato e capisci
che la dimensione dell'impossibile si raggiunge solo così.
Dentro una goccia.
Niente di più falso, di più ingannevole.
La dimensione dell'impossibile vive dentro gli occhi
di chi sa cos'e' il dolore e cos'e' la gioia,
di chi trova nell'inferno il suo paradiso,
(...che di pensieri impuri sono piene le vie degl'inferi,
mentre lo stupore vive nel paradiso dei bei ricordi...)
di chi non rinuncia ad afferrare il fato per il bavero e,
guardandolo in faccia,
a passo fermo, sicuro,
occhi negl'occhi,
grida con tutta la sua forza: IO CI SONO!
Ary