Affacciati ancora a questo balcone

 

Affacciati ancora a questo balcone,
in una mano la penna
e nell’altra solo amore...

Di solitudine hai riempito il tuo cuscino
e l’hai rivestito di federe dai mille colori.
Come farfalla hai volato nel cielo libero
planando su accoglienti ventri smarriti.

Hai desiderato la passione come acqua fresca e croccante pane
e di sale amaro riempisti la tua bocca.
L’hai riversato sulle piaghe di questa vita
trovando il rimpianto di un sole ferito.

Hai letto l’ardore negl’occhi del fuoco
e dell’uomo imperfetto i repressi desideri.
Hai respirato di un grido l’odore
perdendolo nell’ultimo anfratto di uno specchio.

Hai sentito le fredde lame di drago
trafiggerti le carni scarlatte
E fosti sicura che di pagare il conto era giunta l’ora.
Per questo chiesi aiuto a Dio...

"Non esistono parole più giuste
di quelle scritte con il cuore.
Affacciati ancora a questo balcone,
stringi in una mano la tua penna
e nell’altra solo amore."



Ary