E’
nel oblio del vivere che chiarore non ha
questa ormai triste fatalità.
Al suolo del mondo
Con infinita presunzione
d’esser dio in azione
l'uomo crea canali,
trappole infernali;
strade come trincee
senz’arte né idee
tinte di sangue dolore
mentre
da svegli contiamo le ore
Sboccia un crisantemo
che più non sentiremo
muore un sole che nasce,
grida invano un bimbo in fasce
Viaggiava sicuro di sé
nella sua corsa folle
nel rogo restano i perché,
verso il sangue che bolle
Adesso luce rinchiusa
in attesa di un’alba illusa
fatica nata da sogni lontani
l'uomo un dì ristenda le
mani
Questo è un pensiero,
per chi con il cuore fiero
al suolo del mondo non si è fermato
nel nero silenzio che è stato creato.
Ary
Non rinunciamo a credere che dietro il dolore ci sia un disegno,
ma combattiamo il destino senza esserne vittime.
Ancora morte nel tunnel…. Non possiamo più tacere di fronte alle trappole.
Non rinunciamo a credere che dietro il dolore ci sia un disegno,
ma combattiamo il destino senza esserne vittime.
La nebbia dei cuori rinchiusi nel buio sono eco di una guerra mai combattuta,
dove le vittime ormai non si contano; se la sicurezza delle strade è in mano ai politici,
come una chiave che stringe inesorabile, lasciatemi almeno scrivere.