Al mattino

Mi spinnacolo un po' prima di arabattarmi sulla via
e di sghimberno porgo il mio salve alla bruma.

Non potendo ossequiarmi dal contendo della vita
mi preme l’augurar una magnifica giornata
agl’ignari passanti,
chè come se fosse specchio giungesse meco di riflesso.

Ed innalzo il bavero che il gelo assencodar lo devo,
lungo a del mio cammino 'sì meno freddo.

E lascio alle mie labbra piegar nel sorriso
di un maggio fiorito il bel ricordo.

E benedisco il sole, di raggi e calor prodigo auspicio,
non più ingeneroso sire.

Ary